Nella scherma, la gestione della distanza è una delle competenze tattiche più decisive. Non basta sapere attaccare o difendere: è fondamentale sapere quando e da dove farlo, e questo dipende dalla capacità di controllare lo spazio tra sé e l’avversario. La padronanza della distanza permette di colpire con efficacia, evitare gli attacchi e manipolare il ritmo dell’assalto a proprio favore.
Indice
1. Cos’è la Distanza nella Scherma?
La distanza è lo spazio tra la punta della propria arma e quella dell’avversario. Gestirla correttamente significa sapere quanto sei vicino o lontano dal pericolo – o dal punto.
Le principali tipologie di distanza sono:
- Distanza lunga: Nessuno dei due schermidori può colpire senza avanzare.
- Distanza media: Serve un affondo per raggiungere il bersaglio.
- Distanza corta: Si è già nella zona di colpo, spesso in situazioni di pressione o risposta.
- Distanza minima: I corpi sono a stretto contatto, spesso si termina in corpo a corpo (non valido).
Ogni fase dell’assalto può passare rapidamente da una distanza all’altra, e il bravo schermidore sa anticipare e gestire questi cambiamenti.
2. Perché la Gestione della Distanza è Cruciale?
Controllare la distanza ti dà vantaggi strategici:
- Eviti di essere colpito facilmente, restando fuori dal raggio d’azione.
- Sfrutti il momento perfetto per attaccare, quando l’avversario è scoperto o sbilanciato.
- Induci l’avversario all’errore, manipolando il ritmo e la percezione della distanza.
Nella scherma ad alto livello, la distanza è una forma di comunicazione: ogni avanzamento o arretramento è un messaggio, un invito, una trappola.
3. Come Si Allena la Gestione della Distanza
A. Esercizi di sensibilizzazione
- Lavorare con il maestro o un compagno per riconoscere i cambi di distanza in tempo reale.
- Usare colpi simulati per stimolare il controllo del corpo e la reazione.
B. Allenamenti in footwork
- Allenarsi su avanzamenti, arretramenti e stop improvvisi per cambiare distanza senza perdere equilibrio.
- Lavori a secco sulla pedana con ritmo variabile.
C. Drill situazionali
- Simulare assalti in cui l’obiettivo è solo il controllo della distanza, non il punto.
- Alternare fasi di pressione e allontanamento per imparare a leggere il linguaggio corporeo dell’avversario.
4. Errori Comuni nella Gestione della Distanza
Molti schermidori, soprattutto principianti, commettono errori ricorrenti:
- Avvicinarsi troppo senza colpire, offrendo il bersaglio.
- Restare troppo distanti, perdendo occasione di attacco.
- Non cambiare distanza dopo l’affondo, diventando vulnerabili alla risposta.
- Muoversi a ritmo prevedibile, rendendo più facile per l’avversario anticipare le mosse.
Riconoscere questi errori è il primo passo per correggerli e affinare la sensibilità spaziale.
5. La Distanza come Arma Tattica
I grandi schermidori giocano con la distanza come un illusionista gioca con lo sguardo del pubblico. Fingere un avvicinamento, arretrare con tempismo o affondare da una distanza “impossibile” sono tutte strategie che sfruttano l’uso consapevole dello spazio.
Alcuni esempi tattici includono:
- Finta di avanzamento per indurre la parata e colpire con un attacco composto.
- Step-back veloce per far mancare l’affondo all’avversario e rispondere in controtempo.
- Pressione costante per accorciare lo spazio e limitare la mobilità dell’avversario.


